Blended learning: cos’è la formazione blended e come implementarla in azienda + esempi
Al giorno d’oggi la formazione non può più essere una questione di sole lezioni frontali o di moduli online. Il cosiddetto blended learning offre il perfetto equilibrio tra formazione tradizionale e digitale, ottimizzando l’esperienza di apprendimento per dipendenti e organizzazioni. Scopriamo come le varie tipologie di blended learning possono rivoluzionare la tua azienda, rendendo la formazione più coinvolgente ed efficace.
Punti chiave
Il blended learning combina formazione online e in presenza, ottimizzando l’apprendimento per le aziende e i dipendenti.
Esistono diverse tipologie di blended learning, come il rotation model e il flex model, che possono essere adattate alle esigenze aziendali.
L’adozione del blended learning offre vantaggi significativi in termini di flessibilità, riduzione dei costi e aumento della produttività.
Per i dipendenti, il blended learning garantisce maggiore autonomia, opportunità di sviluppo delle competenze e un migliore equilibrio tra lavoro e formazione.
Creare un programma di blended learning richiede una pianificazione accurata, con obiettivi chiari e una combinazione efficace di moduli online e sessioni pratiche in presenza.
Cos’è il blended learning?
Il blended learning, o formazione blended, è un approccio che combina l’apprendimento in presenza con quello digitale, fornendo un’esperienza integrata che sfrutta i punti di forza di entrambi i metodi. Questo tipo di formazione aumenta l’accessibilità e permette di personalizzare il percorso di apprendimento in base alle esigenze specifiche di ogni dipendente, migliorando la cultura aziendale e il coinvolgimento dei team.
Adattandosi a diversi stili di apprendimento, aumenta la flessibilità e garantisce un migliore ritorno sull’investimento in termini di formazione aziendale.
È importante sottolineare che l’implementazione del blended learning in azienda richiede una pianificazione attenta e una chiara visione degli obiettivi di formazione, allineati con l’employer branding, la gestione delle risorse umane e la promozione di una solida cultura aziendale.
Le 4 tipologie del blended learning
Esistono diversi modelli di blended learning, ognuno con caratteristiche uniche che possono essere adattate alle specifiche esigenze aziendali. Implementare il giusto approccio è essenziale per massimizzare i risultati della formazione del personale.
1. Rotation model: il modello più comune di blended learning
Il rotation model è uno dei modelli più utilizzati nel blended learning. I dipendenti ruotano tra diverse modalità di apprendimento, che includono lezioni in aula, moduli digitali e sessioni pratiche. Questa tipologia aiuta a garantire uno sviluppo del personale a 360°, bilanciando teoria e pratica.
Station rotation model: i partecipanti si spostano tra diverse “stazioni” di apprendimento, ciascuna con una specifica attività (online, pratico, di gruppo).
Lab rotation model: qui il focus è sulle attività in laboratorio o in aula attrezzata, alternate con moduli di formazione digitale.
Flipped classroom model: il contenuto formativo viene studiato online prima di una lezione in aula, dove si approfondiscono e discutono i concetti.
Individual rotation model: un approccio personalizzato dove ogni dipendente segue il proprio percorso di sviluppo professionale, ruotando tra le modalità di apprendimento in base alle proprie necessità.
2. Flex model: ampia flessibilità di apprendimento
Il flex model offre ai dipendenti una notevole flessibilità, permettendo loro di accedere ai contenuti formativi online secondo il proprio ritmo, con occasionali interventi in presenza per chiarimenti o approfondimenti. Questo modello è ottimo per aziende che hanno dipendenti distribuiti su più sedi o che lavorano in modalità remota.
3. Modello à la carte: approccio personalizzato alla formazione
Il modello à la carte consente ai dipendenti di scegliere i moduli formativi in base alle proprie esigenze e obiettivi professionali. Questa personalizzazione permette una maggiore autonomia, garantendo che ogni partecipante possa sviluppare competenze specifiche e pertinenti al proprio ruolo.
4. Enriched virtual model: formazione in aula + online
Questo modello prevede una combinazione di formazione tradizionale in aula e sessioni online che possono essere svolte anche al di fuori dell’orario di lavoro. Rappresenta la scelta ideale per chi vuole bilanciare la formazione con le proprie responsabilità quotidiane, mantenendo comunque un alto livello di interazione tra dipendenti e formatori.
Vantaggi del blended learning per le aziende
Il blended learning rappresenta una soluzione formativa che unisce il meglio del digitale e della formazione in presenza, offrendo numerosi benefici sia per le aziende che per i dipendenti. Implementare questo approccio consente di aumentare l’efficienza e l’efficacia della formazione, rispondendo alle esigenze di un ambiente di lavoro in continua evoluzione. Di seguito alcuni vantaggi per le aziende:
Flessibilità e personalizzazione: permette di adattare i percorsi formativi alle esigenze specifiche di ciascun dipendente, garantendo una formazione su misura che risponde meglio agli obiettivi aziendali.
Riduzione dei costi: integrare la formazione online consente di risparmiare su viaggi, strutture e materiali formativi, ottimizzando le risorse aziendali.
Aumento della produttività: grazie alla possibilità di formarsi in momenti diversi, il personale può apprendere senza interrompere le attività quotidiane, migliorando così la continuità operativa.
Monitoraggio e analisi dei progressi: attraverso piattaforme digitali, le aziende possono tracciare i progressi formativi dei dipendenti e identificare facilmente le aree di miglioramento.
Grazie alla capacità di adattarsi a diverse esigenze, il blended learning migliora lo sviluppo organizzativo e il workforce management, favorendo un ambiente di apprendimento continuo e strategico.
Vantaggi del blended learning per i dipendenti
Anche per i dipendenti, il blended learning porta numerosi benefici, il più importante dei quali è l’aumento del coinvolgimento e della motivazione nel processo di formazione. Questo metodo offre una maggiore autonomia e la possibilità di conciliare l’apprendimento con le proprie attività lavorative quotidiane. Ecco alcuni vantaggi nello specifico per i dipendenti:
Apprendimento flessibile: i dipendenti possono seguire i corsi online secondo i loro ritmi, accedendo alle lezioni in qualsiasi momento e luogo.
Accesso a risorse digitali aggiornate: i materiali utilizzati per la formazione sono sempre disponibili e facilmente accessibili. In tal modo è sempre possibile aggiornare le proprie competenze.
Migliore equilibrio tra vita lavorativa e apprendimento: il blended learning consente ai dipendenti di formarsi senza compromettere i loro impegni lavorativi, offrendo un percorso di crescita professionale su misura.
Maggiori opportunità di sviluppo delle competenze: integrare metodi di formazione online e in presenza favorisce un apprendimento più profondo e duraturo, utile per il reskilling e upskilling.
Questo tipo di formazione è ideale per creare una mappa delle competenze e pianificare percorsi di sviluppo professionale (career path) orientati alla crescita e al miglioramento continuo.
Come creare un programma di blended learning in azienda?
Creare un programma di blended learning efficace richiede una pianificazione strategica che tenga conto delle esigenze aziendali e dei dipendenti. Il primo passo in tutto ciò è stabilire gli obiettivi formativi: cosa vuoi che i dipendenti apprendano? Quali competenze devono sviluppare? Da qui, si può iniziare a definire quali parti del programma saranno online e quali richiederanno formazione in presenza.
Un esempio pratico potrebbe essere l’introduzione di un corso di onboarding per i nuovi assunti, in cui le informazioni di base e le procedure aziendali sono fornite tramite moduli online, mentre i workshop e le attività di team building avvengono di persona. Questo tipo di approccio garantisce che i dipendenti acquisiscano una comprensione completa dell’azienda in modo flessibile e accessibile, riducendo il tempo dedicato alla formazione tradizionale in aula.
Per la formazione delle competenze tecniche, invece, si potrebbe implementare il modello “flipped classroom”, in cui i dipendenti studiano i contenuti teorici attraverso videolezioni e materiali digitali prima di partecipare a sessioni pratiche e interattive in presenza. Questo metodo permette di massimizzare il tempo dedicato alla pratica, risolvendo dubbi e rafforzando le competenze tecniche già acquisite.
Un altro esempio è l’utilizzo del flex model per il personale che ricopre posizioni manageriali. Con questo approccio, i partecipanti possono seguire moduli di leadership e gestione in base alle loro esigenze individuali, accedendo ai contenuti formativi online secondo i propri tempi e completando il percorso con incontri periodici in presenza per discussioni e feedback personalizzati.
Infine, per la formazione in tema di soft skills, come la comunicazione e la gestione del tempo, il blended learning può essere particolarmente utile poiché permette l’integrazione di webinar, discussioni in chat e incontri di gruppo in presenza. Tutto questo può essere gestito e monitorato facilmente tramite strumenti digitali come il modulo training management nella piattaforma HR di Personio, che consente di tracciare i progressi e personalizzare i percorsi formativi in base alle esigenze specifiche del personale.
Sviluppare un programma di blended learning che si adatti alla diversità delle competenze richieste, bilanciando in modo corretto la componente online e in presenza, porta a una formazione più ricca e completa, migliorando l’engagement e la crescita professionale dei dipendenti.
Conclusione
Il blended learning rappresenta una soluzione flessibile e strategica per garantire la formazione continua in azienda, migliorando allo stesso tempo l’efficacia e la produttività. Ideare ed implementare un programma che combini il meglio della formazione online e in presenza permette di rispondere davvero alle esigenze di un ambiente lavorativo in costante cambiamento.
Utilizzare strumenti avanzati come quelli offerti da Personio può semplificare l’organizzazione e la gestione di tali programmi, rendendo il processo di apprendimento più fluido e monitorabile. La chiave del successo risiede nella capacità di adattare la formazione ai bisogni dei dipendenti, supportando la loro crescita professionale e, solo come conseguenza, il successo aziendale.
Domande frequenti
Cos’è il blended learning e come funziona?
Il blended learning è un metodo che unisce formazione online e lezioni in aula. Esso permette ai dipendenti di alternare l’apprendimento digitale e quello tradizionale, offrendo un percorso formativo più flessibile, personalizzato e accessibile, sia da remoto che in presenza.
Quali sono i vantaggi del blended learning per le aziende?
Il blended learning consente alle aziende di ridurre i costi operativi legati alla formazione in presenza, personalizzare i percorsi formativi per adattarsi alle esigenze specifiche dei dipendenti, aumentare la produttività poiché i lavoratori possono formarsi senza interrompere il loro lavoro, e monitorare in modo efficace i progressi attraverso piattaforme digitali.
Quali sono i principali modelli di blended learning?
I principali modelli includono il rotation model, che alterna i partecipanti tra lezioni frontali e digitali; il flex model, che consente di studiare online al proprio ritmo; il modello à la carte, per un apprendimento personalizzato; e l’enriched virtual model, che combina apprendimento virtuale e in presenza.
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